Coronavirus in Calabria, l’appello di Mattiani al Commissario Arcuri: “Il sistema sanitario non reggerà, riaprite le strutture dismesse”

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L’appello dell’imprenditore di Palmi al Commissario Arcuri per la sanità e i lavoratori in Calabria

“L’Italia, la Calabria, le Istituzioni tutte, stanno facendo enormi sacrifici, il Governo ha individuato nel nostro conterraneo certamente un manager all’altezza di questa crisi, a lui rivolgo quindi oggi il mio appello, al Commissario Arcuri, bene quanto predisposto, ma tuttavia non basta!
Continuiamo ad invocare provvedimenti ancora più incisivi sia in campo Sanitario che Economico.
Soprattutto in campo sanitario non possiamo continuare ad inseguire il coronavirus, non possiamo farci trovare impreparati!” Parole di Giuseppe Mattiani, imprenditore di Palmi, già candidato alla elezioni regionali con la lista Santelli Presidente.
Ben vengano le misure adottate dal Governo e dal nostro Presidente Santelli, ma chiediamo uno sforzo in più– prosegue l’imprenditore- È necessario un ulteriore intervento. In una Regione come la nostra, carente di infrastrutture ospedaliere, continuiamo ad invocare la riapertura di strutture abbandonate negli anni. Dalla tirrenica alla ionica ce più di una struttura che potrebbe essere riaperta in tempi brevi ed a costi contenuti. Se a Milano in pochi giorni verrà costruito un ospedale temporaneo per collocare 600 posti letto di terapia intensiva in alcuni padiglioni di Fiera Milano, perchè non pensare qui in Calabria di fare la stessa cosa e utilizzare e attrezzare, le strutture dismesse in attesa della costruzione degli ospedali previsti?
In altre zone d’Italia stanno procedendo in tal senso per far fronte all’avanzata del covid19, perchè da noi, no?! Noi non siamo la Lombardia. Noi non reggeremo!
Anche in campo economico non perdiamo altro tempo. Attendiamo con impazienza il Decreto del Governo sperando che giunga alla politica il grido di dolore di migliaia di imprenditori, lavoratori, intere famiglie che questa drammatica situazione sta distruggendo. Agiamo, facciamo, interveniamo subito!”.

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