Emergenza coronavirus, i sindacati di Messina chiedono interventi ispettivi: “miriadi di segnalazioni per mancato rispetto delle misure di sicurezza, i lavoratori non si sentono al sicuro”

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I sindacati di Messina: “Abbiamo ricevuto una miriade di segnalazioni che evidenziano l’assoluta mancanza di rispetto delle normative: lavoratrici e lavoratori che difficilmente riescono a mantenere le distanze di sicurezza e che spesso si trovano senza alcun kit di protezione individuale”

Cgil, Cisl e Uil di Messina, unitamente alle Categorie Territoriali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, in una lettera inviata al Prefetto, al sindaco e ai direttori generali dell’Asp, dell’Irccs, del Papardo e del Policlinico esprimono fortissime preoccupazioni per i lavoratori. I sindacati chiedono che si proceda con interventi ispettivi. Ecco di seguito la lettera:
Le Confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Messina, unitamente alle Categorie Territoriali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con riferimento alle previsioni del Dpcm dell’11 marzo riguardanti gli inderogabili dettami in materia di salute e sicurezza dei lavoratori (protocolli di sicurezza anti-contagio, distanza interpersonale di un metro, ecc.), chiedono alle SS.LL., a seconda delle specifiche competenze, i più capillari e necessari interventi ispettivi negli ambiti del territorio di Messina e dei comuni della Città Metropolitana.

Ci riferiamo alle maestranze che, in questo momento difficile, per il loro lavoro svolto con altissimo senso del dovere e di responsabilità, si trovano maggiormente esposti al rischio di contagio.
Si tratta dei lavoratori impegnati nel settore della Grande distribuzione organizzata, nonché della vendita alimentare al dettaglio, che in queste ore si trovano in prima linea per garantire un servizio essenziale all’intera comunità.
Abbiamo ricevute una miriade di segnalazioni che evidenziano l’assoluta mancanza di rispetto delle normative sopra citate: lavoratrici e lavoratori che difficilmente riescono a mantenere le distanze di sicurezza e che spesso si trovano senza alcun kit di protezione individuale.
Solo poche aziende hanno fornito mascherine protettive, gel igienizzante o guanti monouso; al tempo stesso veniamo informati che non sono state effettuate le doverose operazioni di sanificazione dei locali commerciali.
Ci preme segnalare, inoltre, che le medesime condizioni di mancanza delle adeguate misure di sicurezza si riscontrano tra le Guardie Particolari Giurate, con particolare riferimento per quelle che operano presso le Strutture ed i Presidi ospedalieri: Guardie Giurate in servizio di protezione e deterrenza che per garantire l’indispensabile sicurezza dei medici e dei pazienti, mettono a repentaglio la loro incolumità operando dentro i Pronto Soccorsi, e non solo, senza o con esigue protezioni individuali.
A ciò si aggiungono i lavoratori del settore del pulimento che, nella delicata operazione di sanificazione degli ambienti ospedalieri, si trovano, in moltissimi casi, senza alcuna protezione o, come accade spesso, in una situazione nella quale le stesse mascherine monouso vengono utilizzate più giorni consecutivamente.
Pertanto, chiediamo alle SS.LL. una particolare attenzione, attraverso specifiche e puntuali verifiche ispettive da parte delle Forze dell’Ordine e delle strutture di controllo interno, in maniera tale da intervenire in tutte quelle situazioni nelle quali non si verificano pienamente le indicazioni già dettate dalla legislazione vigente sulla tutela del lavoro e, vieppiù, dalle recenti norme legate all’emergenza per evitare il contagio da Covid-19.
Alla luce di quanto sopra ci preme ricordare che, come definito dall’art. 9 dello Statuto dei Lavoratori L.300/70, “tutti i lavoratori, mediante le loro rappresentanze, RSA, RLS/RLST, hanno diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica” e, inoltre, non è ultroneo rammentare alle SS.LL. che è diretta responsabilità dei datori di lavoro, ai sensi degli artt. 2087 C.C., 51, 52 e 54 C.P., dotare di tutti i DPI necessari i propri dipendenti, per cui si ritiene opportuno intimare gli stessi a fornire ai lavoratori gli strumenti a tutela della loro salute e sicurezza.
La presente richiesta si rende necessaria al fine di affrontare, con alto senso di responsabilità e spirito di collaborazione, la grave fase che stiamo vivendo, specificando, però, che è assolutamente necessario vigilare rigidamente ed intervenire incisivamente per garantire il pieno rispetto delle normative in questione da parte delle aziende commerciali e, nei casi di specie, delle varie ditte fornitrici dei Presidi Ospedalieri, per garantire e , quindi, tranquillizzare tutti i lavoratori e, più complessivamente, la collettività”.

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