La testimonianza di un malato oncologico calabrese in terapia presso l’Ospedale “Papardo” di Messina
Le misure anti-coronavirus imposte dal governo e invocate da Musumeci per blindare la Sicilia rischiano di compromettere seriamente il diritto alla salute dei cittadini. Quanto proponiamo di seguito è la testimonianza di un malato oncologico calabrese in terapia presso il Papardo di Messina.
“Buongiorno,
vorrei segnalare un gravissimo abuso da parte della società Caronte&Tourist che questa mattina mi ha impedito di raggiungere la città di Messina, dove ogni due settimane mi reco per sottopormi a sedute di chemio-terapia, in quanto le corse garantite sono state praticamente azzerate, prima corsa ore 7.40 (io ero all’imbarco alle ore 7.00 e non sono potuto salire a bordo perché la nave era già “piena”) e seconda ed ultima alle ore 18, con avviso pubblicato sul sito ufficiale alle ore 22 del 18/03/2020.
Il recente decreto anti Corona virus non impedisce il traghettamento ma “seleziona” i soggetti che possono recarsi in Sicilia, può traghettare, infatti, solo chi ha esigenze lavorative o gravi motivi di salute. Essendo un malato oncologico in terapia presso l’Ospedale “Papardo” di Messina, ritengo di dover rientrare a pieno titolo tra i fruitori del servizio e la società Caronte&Tourist, azzerando le corse, non ha fatto altro che ledere i miei diritti di malato oncologico e i diritti di tutte le altre persone che come me oggi non si sono potuti sottoporre alla loro seduta di chemioterapia.
Chiedo, quindi, a questa redazione , di mettere in evidenza questo problema e che le istituzioni possano risolvere questa situazione estremamente incresciosa dando, al più presto, risposta a quanti, per gravi motivi di salute, hanno necessità di recarsi in Sicilia.
Cordiali Saluti
Lettera firmata