Reggina, Rossi: “resterò qui anche l’anno prossimo. Indosso la maglia numero 13 come Nesta”

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“Quando la Reggina mi ha chiamato, ho accettato subito”: il difensore Marco Rossi ha risposte alle domande dei tifosi amaranto

“Rossi c’è, Rossi c’è!”, in questi mesi non è stato Guido Meda ad esclamare la famosa frase a gran voce. Il riferimento stavolta non è al mitico Valentino, bensì al ministro della difesa amaranto Marco Rossi. Il centrale è uno dei punti fermi del pacchetto arretrato di mister Domenico Toscano, la pedina insostituibile insieme al collega di reparto Giuseppe Loiacono. L’ex Siena e Parma ha risposto nel pomeriggio alle domande dei tifosi della Reggina, nel corso della rubrica AskMe in onda sui canali ufficiali del club e condotta dal collega Filippo Mazzù. Di seguito i quesiti più interessanti rivolti al calciatore:

Come ti trovi a Reggio Calabria?
“I tifosi mi hanno accolto benissimo. E’ la mia seconda esperienza al Sud dopo quella al Bari. Stiamo facendo qualcosa di importante e faremo di tutto per raggiungere il traguardo, se il virus ce lo permetterà”.

Qual è stata la miglior partita stagionale?
“Quella col Catanzaro in casa è stata la vittoria migliore, poi le vittorie con Catania e Ternana”.

Cosa hai pensato quando ti ha chiamato il d.s. Taibi?
“Ho accettato subito quando il mio procuratore mi hanno detto della proposta della Reggina”.

Qual è la rivale più forte?
“Il Bari, squadra con grande qualità. Ha pagato nelle prime partite, altrimenti sarebbe a giocarsi il primo posto con noi. Poi ci sono Ternana e Catanzaro, che però non hanno avuto la nostra stessa continuità. Le undici vittorie consecutive nel girone d’andata ci hanno aiutato”.

Perché hai scelto il numero 13?
“Perché lo aveva Nesta all’inizio della sua carriera. E’ il giocatore a cui mi ispiro”.

Il parere su Toscano…
“Con lui uno dei ritiri estivi più duri. Lo accosto a mister Ventura, chiede tanta corsa ed intensità”.

Speri di restare tanto a Reggio?
“Ho rinnovato da poco il contratto, quindi penso che resterò qui anche l’anno prossimo”.

Calciatori più forti con cui ho giocato?
“Come compagni direi Morfeo ai tempi del Parma e Cassano invece alla Sampdoria. Da avversari ce ne sono tanti: Ibrahimovic, Cavani, Totti… ogni squadra aveva il suo fenomeno”.

Quale compagno ti ha sorpreso di più?
“Sounas perché non lo conoscevo. Ma anche Rivas e Paolucci, sono molto giovani ma hanno grandi qualità e in allenamento lo dimostrano”.

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