Coronavirus, il comparto della ristorazione italiana chiede la Governo l’adozione di 7 misure straordinarie

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Coronavirus, il comparto della ristorazione si mobilita lanciando un corale appello al Governo

Corale appello al Governo per l’adozione di misure straordinarie in aiuto per il comparto della ristorazione. A firmarlo sono le seguenti 19 realtà associative  presenti nel Paese (di cui fanno parte cuochi, ristoratori, pizzaioli, gelatieri, pasticceri, panificatori, responsabili di sala): Adg, Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto; Apar Associazione Provinciale Pasticceri Artigiani Reggini; APGA, Associazione Pasticceri Gelatieri Artigiani; Ampi, Accademia Maestri Pasticceri Italiani; APCI Associazione Professionale Cuochi Italiani; Associazione Cibo di Mezzo, Chic, , Charming Italian Chef, Compagnia Gelatieri, Conpait, Confederazione Pasticceri italiani; Conpait Gelato; E.P.P.C.I. , Eccellenza Professionale Pasticceria Cioccolateria Italiana; FIC, Federazione Italiana Cuochi; Gelatieri per il Gelato; Impredisud Gruppo Ristorazione; JRE, Jeunes Restaurateurs Italia; Le Soste; Le Soste di Ulisse; RI.Un., Ristoratori Uniti; Ristoranti del Buongusto

Al Governo viene chiesta l’adozione immediata di misure essenziali:
1. sospensione di leasing e mutui e recupero delle mensilità congelate in coda al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere;
2. cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti (a titolo indicativo e non esaustivo TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico, etc.), credito per utenze relative alle attività commerciali;
3. accesso al credito senza interessi, garanzia pubblica sugli affidamenti e finanziamenti alle PMI;
4. proroga della cassa integrazione straordinaria per almeno il 50% del personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31.12.2020;
5. reintroduzione dei voucher;
6. ammortizzatori e incentivi per chi non licenzia e/o assume dipendenti fino al 31.12.2020;
7. superamento delle persistenti criticità in capo al tema affitti.

Azioni che rappresentano, ad oggi, la più concreta strada da percorrere per salvaguardare il presente e costruire il futuro evitando il collasso totale e irrimediabile dell’intero settore, messo drammaticamente a rischio dall’emergenza sanitaria Covid-19.

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