Coronavirus, infermiere pendolare dello Stretto scrive a StrettoWeb: “La situazione è insostenibile… e non chiamateci eroi”

StrettoWeb

La lettera di un infermiere reggino pendolare dello Stretto: “il traghettamento è diventato insostenibile e stressante. Così si mette a dura prova la pazienza di noi personale sanitario, che prestiamo onorato e professionale servizio negli ospedali”

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un pendolare dello Stretto, infermiere residente a Reggio Calabria che lavora a Messina:

Buongiorno, sono un infermiere residente a Reggio Calabria e dipendente di un azienda sanitaria della città di Messina. Vi scrivo per disperazione, perché la situazione che riguarda i traghettamenti da e verso le due città dello Stretto è diventata insostenibile, stressante, che mette a dura prova la pazienza di noi personale sanitario che prestiamo onorato e professionale servizio negli ospedali. Ogni giorno diventa sempre peggio…. Tra ritardi e controlli vari arriviamo spesso e volentieri in ritardo sul posto di lavoro (noi che almeno il lavoro l’abbiamo mantenuto) e con così poche corse che rendono i rientri a casa una lunga attesa nelle vie antistanti il porto. Io ho scelto di essere infermiere e di conseguenza accettare i rischi che questo comporta. Ma non accetto più di essere chiamato eroe, per poi all’atto pratico dover sopportare altri rischi e sovraccarichi psicologici. In questi giorni ho visto di tutto… Roulotte con “turisti” macchine con targhe estere (che ancora oggi mi chiedo con le restrizioni e vari DPCM come abbiano fatto ad arrivare nel profondo sud dell’Italia). Mi piacerebbe che sia la Ministra Lamorgese, il Ministro dei trasporti nonché l’illuminato governatore Musumeci facessero la mia vita per capire quali danni stanno portando alla collettività e alla salute pubblica con la genialiata delle corse ridotte ed in orari che non conciliano con gli orari di servizio. Se questa situazione perdurerà per altri mesi saremo costretti a manifestazioni “pesanti” in modo tale che la nostra voce e i nostri disagi abbiano seguito. A loro dico che se solo avessero bisogno delle nostre cure, si immaginino quali prestazioni potremmo dare…. PS: L’ordinanza regionale (quella porcata) che riduceva le corse da e verso la Sicilia con il placet del Ministero dei Trasporti se non sbaglio dovrebbe essere decaduta il 25/03. Io di proroghe non ho avuto notizia. Arriverà il momento della “resa dei conti”.
Vi prego voi della redazione, aiutateci a farci sentire. Perché solo la stampa indipendente e che è attenta alle situazioni dello Stretto può esserci di aiuto in questi momenti di sofferenza e difficoltà. Grazie“.

Lettera firmata

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