Terremoto a Catania, INGV: “Forte sismicità, non possiamo stare tranquilli” [FOTO]

  • Andrea Di Grazia/Lapresse
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StrettoWeb

Terremoto a Catania, l’INGV: “Possibile apertura di bocche a quote minori. Forte sismicità. Non possiamo stare tranquilli, ma nessuna relazione con Stromboli”

“Non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in particolare modo nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove. Se ci riuscirà, non lo sappiamo“. Lo ha detto il direttore dell’Ingv di Catania. Nella città etnea l’Ingv sta potenziando i sistemi di rilevamento sismici e Gps della deformazione del suolo in quella zona. “La forte sismicità non ci lascia tranquilli. Vediamo come evolverà. La situazione- spiega Eugenio Privitera- ricorda quella dell’ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea: è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove fa danno”. L’evento di Catania non ha relazione alcuna con quanto sta accadendo a Stromboli:  “Non ci sono relazioni tra l’Etna e lo Stromboli perché appartengono a due contesti geodinamici diversi e hanno sistemi di alimentazioni separate. Siccome sono due vulcani molto attivi- spiega Privitera- è alta la probabilità di una fase eruttiva nello stesso tempo, ma è puramente casale. E inoltre, in questo momento, non è in eruzione, ma è soltanto cambiato il livello di allerta“. Il terremoto della scorsa notte è stato un evento singolo:  “Un episodio analogo- coclude-  avvenne nell’ottobre del 1984“.

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