Roma, 23 arresti: colpite le famiglie Casamonica, Spada e Di Silvio. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, usura, intestazione fittizia di beni, spaccio di stupefacenti
I militari del Comando provinciale di Roma hanno eseguito 23 arresti, emesse dal Gip su richiesta della Procura della Capitale, nei confronti di appartenenti alle famiglie Casamonica, Spada e Di Silvio. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, usura, intestazione fittizia di beni, spaccio di stupefacenti. Reati in buona parte commessi con l’aggravante del metodo mafioso. L’operazione è scattata all’alba e ha visto all’opera circa 150 carabinieri, perquisizioni e arresti sono in corso a Roma, in provincia e in altre regioni italiane.
Arresti a Roma, Salvini: “nessuna tregua ai criminali”
“Altra operazione contro i Casamonica, gli Spada e i Di Silvio: i carabinieri hanno arrestato 24 persone, tra cui 7 donne, con l’accusa di estorsione, usura, spaccio, intestazione fittizia di beni. Tutti commessi con l’aggravante del metodo mafioso. Nessuna tregua ai criminali”. E’ quanto afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Arresti Roma, Raggi: “grazie a carabinieri e magistrati”
“Questa mattina sono stati arrestati altri 23 esponenti dei clan Casamonica, Spada e Di Silvio in una complessa operazione di ripristino della legalità. Un ringraziamento sentito agli uomini del Comando Provinciale dei Carabinieri e ai magistrati della Procura di Roma per il loro lavoro importantissimo. Le accuse ai clan sono pesantissime: c’è la reazione dello Stato. Grazie a nome di tutta la città”. Lo scrive su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Arresti Roma, Morra: “mettere fine al clan Casamonica”
“Grazie alle forze dell’ordine e alla magistratura che ancora una volta, con il loro lavoro, danno un duro colpo ad uno dei clan mafiosi più pervasivi e più sottovalutati che esistono nella Capitale d’Italia”. Lo afferma Nicola Morra, presidente commissione Antimafia, secondo il quale “bisogna mettere fine a questo clan mafioso”.