Reggio Calabria: mancato stralcio delle cartelle esattoriali. Il Centro/Destra: “scelta sbagliata, ecco i motivi” | INTERVISTE

Reggio Calabria: mancato stralcio delle cartelle esattoriali. Il Centro/Destra: "ennesima misura che colpisce i cittadini e le fasce deboli"

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La Giunta comunale di Reggio Calabria ha deciso di non aderire allo  stralcio parziale delle cartelle esattoriali inferiori a 1.000 euro dal periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, relativo a sanzioni ed interessi per i debiti tributari e per i soli interessi per le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada. Questa decisione assunta dell’esecutivo cittadino ha mandato su tutte le furie i consiglieri comunali di Centro/Destra, i quali, in una conferenza stampa convocata a Palazzo San Giorgio, si sono scagliati contro la scelta della maggioranza.

Per il consigliere Mario Cardia è “l’ennesima misura che colpisce i cittadini e le fasce deboli. L’assessore Gangemi dice che è una misura che favorisce gli evasori? Non è assolutamente così. Il Patto per Reggio? L’amministrazione lo ha presentato come una vittoria ma in realtà è una misura lacrime e sangue per le famiglie“. Il consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Federico Milia, rimarca la centralità del consiglio comunale: “una decisione così importante va discussa in aula e non solo in Giunta. Questa decisione è uno schiaffo nei confronti dei reggini”. Il consigliere Massimo Ripepi va giù duro: “la delibera non doveva essere fatta ma bisognava confrontarsi sia in consiglio che in commissione bilancio e decidere successivamente il da farsi. Gangemi afferma che è una misura non conveniente per i cittadini? E allora perchè Messina ha aderito, così come tante altre città? Quanto meno si potevano proteggere le fasce più deboli in un periodo storico complesso da un punto di vista economico. La verità è che ci troviamo di fronte all’amministrazione più scarsa della storia”, conclude.

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